Palermo 18 settembre 2010 in tremila in corteo in difesa della scuola

Sabato 18 settembre arriviamo a palermo, siamo ancora tanti  da tutta la sicilia.
Mi chiamano, dobbiamo salire.
Lascio lo striscione, corro verso il portone dell’urs di palermo, 6 piano,
prendiamo l’ascensore e mi ritrovo in una stanza:

il dirigente dell’ufficio scolastico regionale siciliano di stefano e il dottor leone dell’usp palermo, gli onorevoli Siragusa
e Cracolici, l’assessore alla pubblica istruzione centorrino e il segetario regionele cgil, segretari provinciali scuola della flc,
a lato guido rossi della flc nazionale e poi noi i precari della scuola, la piaga sociale. accanto a me c’è Giacomo Russo,
che per chi ancora non lo sapesse è quel ragazzo che agli inizi di agosto ha incominciato a risvegliarci tutti con il suo sciopero della fame, che ogni tanto, quando mi irrigidisco alle solite parole dette da tre anni a questa parte,mi accarezza la spalla
con affetto e mi dice stai calma ora toccherà a noi far sentire la nostra voce. Si comincia a prospettare ai nostri illustri interlocutori  la situazione delle singole province, le difficoltà che questa riforma Sabato 18 settembre arriviamo a Palermo, siamo ancora tanti  da tutta la sicilia.  mi chiamano, dobbiamo salire. lascio lo striscione, corro verso il portone dell’USP di Palermo, 6 piano, prendiamo l’ascensore e mi ritrovo in una stanza: il dirigente dell’ufficio scolastico regionale siciliano Di Stefano e il dottor Leone dell’USP Palermo,  gli onorevoli Siragusa e Cracolici , l’assessore alla pubblica istruzione centorrino e il segretario regionale cgil, segretari provinciali scuola della FLC , a lato guido rossi della FLC nazionale e poi noi i precari della scuola, la piaga sociale. accanto a me c’è giacomo russo, che per chi ancora non lo sapesse è quel ragazzo che agli inizi di agosto epocale ha portato nelle nostre scuole e le ricadute occupazionali terribili che ci son cadute giù sulla testa  come tanti macigni. il ghigno sul viso del direttore dell’ufficio scolastico  scolastico Di Stefano rimane imperturbabile, risponde ai vari segretari provinciali che sono pochi  i casi di sovraffollamento delle classi, sono  false le notizie dei sostegni agli alunni disabili negati, che lui istituzionalmente non può intervenire con un commento in merito alla riforma per il ruolo che ricopre, ma quale ruolo ricopre il dottor Di Stefano mi chiedo se poco fa ha esordito che non si può dimettere perché si è già dimesso, come può una persona che si è dimessa essere ancora il mio interlocutore? Interviene guido rossi e le sue parole ci rinfrancano dalla distanza dei commenti di Di Stefano, c’è ancora qualcuno che ha sensibilità sociale ed umana, penso io, c’è ancora qualcuno che non ci considera una piaga e che crede che la scuola pubblica sia un valore.
Interviene poi l’assessore alla pubblica istruzione Centorrino che sembra aver ben chiara la situazione grave in cui versa la nostra scuola ed ammette una certa non curanza del governo regionale in questi ultimi anni sul tema,  sembra aver voglia di fare qualcosa di concreto, non si capisce bene cosa ma almeno si sente vicino alla nostra situazione, Cracolici and company ci promettono un’assemblea regionale dedicata interamente alla scuola, ci promettono le solite pezze dei progetti regionali , da gennaio 2011,per far fronte alla perdita dei posti di lavoro, peccato che non si riesca ad inserire i collaboratori scolastici in questi progetti perché la tipologia dei fondi da cui attingere non lo consenta.
Promesse promesse promesse, si parla fuori dell’incontro, sono tre anni che ne facciamo senza sosta di  incontri come quello di oggi e ancora una volta pensano di poter risolvere tutto dandoci la loro la loro solidarietà, non credo proprio che ci basterà questa volta la solidarietà, né la telefonata di un presidente lombardo che per l’ennesima volta giustificava la sua assenza.


Palermo 18 settembre un corteo non autorizzzato di insegnanti della scuola invade la città