LETTERA DI maggio 2008 alle famiglie di Bosco Minniti
da parte della Comunità parrocchiale Maria Madre della Chiesa a Bosco Minniti.

Elezioni a Siracusa
Il 14 e 15 giugno

Cari parrocchiani,

Noi, gente che viviamo in periferia,dobbiamo trovare l’orgoglio di essere cittadini di Siracusa.
E dobbiamo essere orgogliosi di noi stessi e dei luoghi dove abitiamo.
Ci riusciremo a chiudere la porta in faccia a chi, come sempre, ci cerca solo in tempi di elezioni?
Ci riusciremo a dare un calcio a chi ci propone di metterci in lista solo per arraffare i voti dei nostri parenti e dei nostri amici?
Non siamo mendicanti ma gente che ha dei diritti, che sa riflettere e vota con la sua testa.
Vogliamo sicurezza, pulizia, servizi che funzionano, una politica per la casa,
la possibilità di vivere senza l’angoscia di una scadenza che non si può pagare.

Alcune domande:

1- Vi ricordate quanto entusiasmo quando sembrava che in periferia sarebbe nato il PARCO DI BOSCO MINNITI ?
Quante piante abbiamo comprato! Quanti soldi raccolti! Si è perso tutto! E hanno detto che la colpa è nostra perché siamo incivili. Per il parco, prima sono stati stanziati un milione e duecentocinquantami la euro. Adesso un altro milione di euro.
Da paura! Con tutti questi soldi non uno ma tre parchi bellissimi ci saremmo fatti noi.

2- Alberghi a 5 stelle, porto turistico, villaggi turistici, Ortigia-bomboniera, Corso Umberto di lusso,
montagne di soldi per spettacoli estivi. E i 90.000 cittadini che stiamo in periferia ? Chi amministra, fa gli interessi di chi?
Il degrado della periferia ci fa sentire stranieri quando “scendiamo a Siracusa”;
come se arrivassimo anche noi dal terzo mondo.

3- Com’è fatto un vigile urbano ? Ne avete mai visto uno in periferia?

4- Specialmente gli anziani e le donne hanno paura ad uscire la sera: senza marciapiedi, senza sufficiente luce nelle strade, motorini e macchine che fanno le corse, rischio di brutti incontri; certo che hanno paura.

5- Esiste al Comune di Siracusa una politica per le case popolari?
Perché ci vogliono 50 anni per l’assegnazione di un alloggio? Perché dobbiamo assistere sempre alla guerra tra poveri?

6- Da molti anni c’è chi si fa i soldi nel nostro territorio e poi se li porta a casa sua senza spendere un centesimo a Siracusa: prima ci fu l’industria chimica oggi se la passano bene i grossi centri commerciali. E i nostri piccoli commercianti che fine stanno facendo ? L’economia locale in che modo viene spinta in avanti?

7- Nelle città più civili esistono gli alberghi comunali e dei ricoveri per chi è in mezza alla strada. Perché noi accettiamo tranquillamente la vergogna di poveracci che vivono nelle grotte, nelle macchine abbandonate, in strada, senza un cane che si prenda cura di loro ? Eppure tanti sono i palazzi abbandonati di proprietà pubblica!

8- L’acqua, cioè quel liquido imbevibile che esce dai rubinetti costa quasi come la benzina.

E’ normale pagare super bollette per l’acqua, per un’acqua che mai si potrà bere?
Diceva la buonanima della zia Ciccina “ Iu pecciò a butari nun ci vaiu, tutti latri sunu e si fanu sulu i so interessi”.

E invece a votare bisogna andarci. BISOGNA ANDARCI !
E quando andiamo a votare, non dimentichiamo la testa a casa. Votiamo con la nostra testa.

Chi NON VOTARE?

Quelli che cercano di sfruttare il bisogno delle famiglie, quelli che si riempiono la bocca di false promesse,
quelli che vogliono il voto ma non dicono che progetti hanno per la città in generale e per la periferia in particolare.
Ci riusciremo?

Oppure brontoliamo sempre e poi caliamo la testa ai soliti ”voscenza”?
Vi invito a partecipare a degli incontri che organizzerò con i candidati in parrocchia. Spero che vorrete venire e discutere.

Padre Carlo