Berlusconi LA VERGOGNA NON SI PRESCRIVE
Antonio Padellaro

Primo. Il tribunale di Milano ha accertato che sono riconducibili a Silvio Berlusconi i 434mila dollari provenienti dai conti Fininvest e versati, attraverso Cesare Previti, al giudice Squillante, ex capo dei gip romani.
Secondo. Per questo reato, infamante, che si chiama corruzione di un magistrato, Silvio Berlusconi non sconterà pena alcuna. Il premier, infatti, si è salvato dalla condanna perché, ancora una volta, gli sono state concesse le attenuanti generiche che hanno reso possibile la prescrizione del reato.
Terzo. Per altri reati di cui era accusato, l’aggiustamento della sentenza Sme, Silvio Berlusconi è stato assolto per non aver commesso il fatto.
Per un altro reato ancora, i 200 milioni versati per la corruzione di un secondo magistrato, è stato assolto per insufficienza di prove.
Quarto. Come si vede la sentenzadel tribunale di Milano getta delle pesantissime ombre sull’immaginedel presidente del Consiglio e non giustifica per nulla le dichiarazionidi giubilo rilasciate dal corruttore prescritto e dai suoi sodali.
Tra costoro spiccano per festoso zelo, i presidentidelle Camere Pera e Casini ei due vicepresidenti del Consiglio Fini e Follini, ormai, dopo qualche sbandata giovanile, perfettamente allineati e coperti. Oltre ai numerosi ministri che desiderosi di ben figurare agli occhi del capo lo celebrano per un’assoluzione definitiva e completa che non esiste.
Gli avvocati di Berlusconi, Ghedini e Pecorella che, esperti nel ramo, hanno subito compreso quanto ci fosse poco da essere soddisfatti e che, infatti, annunciano appello.