L'incidente si è verificato intorno alle 15.55. A bordo ci sarebbero 35 passeggeri, tutti italiani, più i quattro membri dell'equipaggio. Alcune personei sono state tratte in salvo poche ore dopo il fallito ammaraggio dalle motovedette della Guardia costiera che ha poi pattugliato ininterrottamente il tratto di mare e raccolto in tutto 23 naufraghi. La Capitaneria ha trasportato i superstiti a Palermo, dove sono stati trasferiti negli ospedali. Almeno cinque, tra cui il comandante, sarebbero in gravi condizioni.
Il procuratore Piero Grasso nel tardo pomeriggio aveva parlato di 14 morti e 5 persone disperse. Il bilancio ufficiale a fine serata parla invece di 13 morti e 3 persone che ancora mancano all'appello. I sommozzatori dei Vigili del Fuoco hanno imbracato la carlinga dell'aereo attaccandola a grossi palloni gonfiabili, per evitare che affondi.
Il prefetto, arrivando nel tardo pomeriggio al porto di Palermo, ha detto che molto probabilmente a causare il disastro è stata un'avaria al motore.
Il capitano dell'Atr aveva lanciato l'allarme e come da prassi in casi di emergenza, l'Aeronautica Militare aveva "pulito" i cieli, lasciandogli un corridoio preferenziale. Tuttavia il velivolo non era riuscito ad atterrare all'aeroporto di Palermo e perciò ha tentato un ammaraggio difficile nelle acque siciliane, in questi giorni non particolarmente praticabili. Il pesidente dell'Enac, Vito Riggio, ha detto che il velivolo era stato controllato quattro volte, l'ultima a Catania il 25 marzo scorso, ed era stato giudicato in grado di volare.
Sono partite subito le operazioni di soccorso. Il velivolo, che è precipitato a 13 km al largo rispetto a Palermo, a nord di Capo Gallo. Per le operazioni di soccorso la zona è stata sorvolata da due elicotteri del 118 mentre diverse motonavi della Guardia costiera si sono subito avvicinate alla zona. Decine di autombulanze si sono attestate all'aereoporto di Punta Raisi e sono state llertate le unità di pronto soccorso degli ospedali palermitani. Mentre sulla banchina del porto si accalcavano parenti e amici dei passeggeri alla disperata ricerca di notizie sui propri cari.
Alcuni passeggeri pare siano riusciti a emergere dall'acqua e a salvarsi montando sulle ali del velivolo. Altri sono finiti in acqua. I primi otto naufraghi sono stati tratti in salvo su una motovedetta della Guardia costiera poche decine di minuti dopo l'impatto con la superficie dell'acqua.
Poi la lunga odissea delle ricerche.
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