Una papi-girl dell' Est tiene Silvio Berlusconi
9 settembre 2011 La Repubblica-Piero Colaprico

Esiste un ultrasettantenne che, secondo le sue «fedelissime», può essere messo in seri guai
da una minore. Da una diciassettenne scappata di casa. Che, senza documenti, frequentava
un uomo di Stato. Molto da vicino. Qualcuno ritiene ancora che tutto questo sia «normale»?

Una «ragazza montenegrina (...) tiene sotto torchio» Silvio Berlusconi. Lo ha messo a verbale (i cui contenuti sono riportati oggi da alcuni quotidiani) una modella marocchina di 27 anni, Imane Fadil, davanti ai pm di Milano che si occupano del caso Ruby. La giovane, lo scorso 9 agosto si è presentata in Procura per rendere dichiarazioni sulle serate passate nella villa di Arcore del premier, imputato per concussione e prostituzione minorile nella vicenda che vede al centro Karima El Mahroug. 

La modella Fadil, che secondo le indagini sarebbe stata una delle 32 ragazze maggiorenni che sarebbero state indotte a prostituirsi nella residenza del premier, ha anche raccontato agli inquirenti che Ruby «secondo la Faggioli (Barbara, altra ragazza ospite ad Arcore - ndr) poteva vendicarsi». La Faggioli, ha spiegato Fadil facendo riferimento ad una serata a Villa San Martino, «mi sembra preoccupata, dice di sapere che (Ruby) ha video o foto compromettenti relativi alle serate organizzate presso la residenza di Silvio Berlusconi, e che lo stesso aveva allontanato questa ragazza in quanto minorenne. Secondo la Faggioli, poteva vendicarsi».

Inoltre, Fadil, che parla di una serata passata ad Arcore nel 2010 a febbraio e nel settembre successivo, ha riferito anche che «Berlusconi mi rivela personalmente che una ragazza montenegrina è la sua fidanzata, che è follemente innamorata di lui e che praticamente vive ad Arcore». In più, secondo Fadil, Emilio Fede le avrebbe raccontato che «questa ragazza montenegrina, oltre a una sorella gemella, ha una terza sorella più grande la quale, per motivi che non conosco, 'tiene sotto torchio il presidentè. L'affermazione la fa Fede e non so se sia vera». Fadil ha raccontato anche altri dettagli sulle serate. Secondo la sua versione, Nicole Minetti in una occasione si vestì con «un abito da suora o da crocerossina». 

Dell'esistenza di una ragazza montenegrina nel giro delle giovani donne che partecipavano alle feste di Arcore si era già parlato all'inizio dell'anno, subito dopo lo scandalo Ruby. In una delle intercettazioni telefoniche rese note allora c'era anche una conversazione di gennaio tra Nicole Minetti e la sua assistente Clotilde. «Lui è presissimo da quella, è una montenegrina - aveva detto Nicole - Sì vabbè, ma è una scappata di casa, io l'ho vista è una zingara, cioè hai presente una zingara?. «Eh appunto, è il suo tipo no? -rispondeva Clotilde - Non è il suo tipo?». «Sì, sì ma infatti - ammetteva Nicole - più è disperata meglio è, per lui». «Finchè non lo metterà nei casini - era la risposta di Clotilde - questa sarà il suo tipo»



RAGAZZE che si travestono da suora per rallegrare Silvio Berlusconi,
ragazze che parlano di Ruby e dei suoi possibili video pirata sul bunga bunga.
Arriva a raccontarci queste e altre preoccupanti verità,
un' inedita e totalmente imprevista testimonianza «interna», ASCOLTIAMOLA,
tralasciando i vari dettagli (lascivi non poco) per arrivare alle questioni rilevanti:
Siamo in una festa ad Arcore, l' ennesima,e «nella sala del bunga bunga è presente un cubano che durante la sera ha ballato, senza spogliarsi. Si siede su un divanettoe lo vedo che tiene in mano il cellulare in maniera anomala, ricavandone l' impressione che stesse forse riprendendo quel che accadeva. Non è che nella sala del bunga bunga sia buio, altrimenti non si vedrebbero le ragazze che si spogliano. Avverto Emilio Fede, io stessa mi avvicino al presidente Berlusconi e gli chiedo come mai un tipo del genere potesse effettuare delle riprese nella casa del presidente del Consiglio. Ma non mi risponde nulla». Il premier appare sotto una luce più realisticae casalinga: «Era molto stanco, tanto che, mentre le ragazze ballano in modo erotico, si assopisce». Il play boy sonnecchia? E le sexi ballerine che fanno? «Gli si devono buttare sopra per riattivarne l' attenzione». LA ROTTURA DELL' OMERTÀ A parlare così di «Berlusconi visto da vicino» è Imane Fadil, 27 anni, viso di delicata bellezza. In tanti, dopo il deposito degli atti giudiziari, l' avevamo cercata. Invano. Ha preferito ai giornalisti i verbali dei magistrati: «Ciò che mi ha spinto a questo passo - dice la sera del 9 agosto, al palazzo di giustizia-è lo schifo che provo per quei "parassiti" che sfruttano Berlusconi e le sue debolezze (...) Chi mi ha coinvolto in questa situazione, ovvero Emilio Fede, mi ha buttato dentro un meccanismo più grande di me». Sinora cinque ragazze avevano parlato con i pubblici ministeri Ilda Boccassini, Pietro Forno e Antonio Sangermano. Erano state tutte ad Arcore una sola sera, e ne erano tutte «fuggite» tra l' imbarazzo e lo sconcerto. E queste cinque (i resoconti sono sul sito inchieste.repubblica.it) avevano già devastato le traballanti linee difensive degli imputati. Adesso il passo cambia ancora. Torniamo al verbale. LA PRIMA SERATA AD ARCORE CON «SEXY-SUORE» La modella marocchina Fadil arriva ad Arcore per la prima volta nel febbraio 2010. L' accompagna Lele Mora, porta altre papi-girl: «A riceverci dice all' inizio delle quasi venti pagine circa di verbale - fu personalmente Berlusconi», c' erano già «Barbara Faggioli e Nicole Minetti, le quali erano vestite in maniera normale. Poi Barbara e Nicole racconta la nuova teste dell' accusa - si cambiarono d' abito, indossando una tunica scura da suora, compreso il copricapo e una croce rossa sul velo». Qualcuno ricorda i comizi del premier, nei quali invitava i figli dei cattolici di destra a partecipare al bunga bunga, «perché non succede nulla di male, si beve, si canta»? «Non so dire - precisa la marocchina Imane - se si trattasse di un abito da suora o da crocerossina, comunque il colore era nero». Crocerossine «in black» non esistono, le croci rosse invece compaiono sul saio scuro di vari ordini. Ma in ogni caso, quando l' atmosfera si surriscalda, gli abiti non servono più: Barbara e Nicole «si spogliano svolgendo dei balletti sexy» e la nuova ospite resta basita davanti al palo della lap dance. È Berlusconi che l' aiuta a superare il disagio, invitandola ad un giro per la magnifica villa brianzola. Infine, «in modo discreto mi si avvicina». Le porge con parole gentili, e chiedendole il numero di cellulare, la classica busta: 2mila euro in banconote da 500. L' INVITO DI EMILIO FEDE Un 2010 di feste, una dopo l' altra, grazie ai successivi inviti di Emilio Fede, si spalanca per Imane Fadil, con i berlusconiani che si fidano sempre più di questa gentile, simpaticae buona parlatrice modella marocchina. Tanto da proporle un programma calcistico su Milan Channel, da chiederle pure consigli sul modo migliore per onorare l' arrivo del leader libico Muhammar Gheddafi. Ed è così che Fadil conosce anche la misteriosa fidanzata del premier, citata persino in un videomessaggioa beneficio degli ignari votanti. È una ragazza montenegrina, di nome Catarina, e rappresenta un altro snodo importante sul quale possono lavorare i detective del vicequestore Marco Ciacci. LA RAGAZZA CHE «TORCHIA» IL PREMIER «Berlusconi mi rivela personalmente che questa ragazza montenegrina è la sua fidanzata, che è follemente innamorata di lui e che praticamente vive ad Arcore». Fede, quando Berlusconi è distante, spiffera però all' amica Imane la versione che conosce: «Questa ragazza montenegrina, oltre ad una sorella gemella, ha una terza sorella più grande la quale, per motivi che non conosco, "tiene sotto torchio il presidente". L' affermazione la fa Fede e non so se sia vera». Riemerge la costante: che siano i pugliesi rampanti Giampi Tarantini e signora, che sia l' oscuro Valter Lavitola, che siano papi-girle famiglie dall' educazione fosca, Berlusconi appare sempre più spesso «sotto torchio». È davvero una questione privata, come pretendono portavoce, avvocati e giornalisti «salvaguai»? LA MINETTI IN PERIZOMA Si arriva così al cupo passaggio sui rapporti Berlusconi-Ruby (il processo riprende il 3 ottobre). Siamo arrivati ora, «cena elegante» dopo «cena elegante», al settembre 2010. E ci troviamo, grazie a Imane Fadil, nel bel mezzo di una serata sconcertante: va riportata negli aspetti essenziali per comprendere quale clima faccia nascere la confidenza. Le ragazze stanno aspettando il premier festaiolo nella villa di Lesa. Lui «compare con in mano dei fascicoli, molto nervoso. Parla in maniera agitata di un processo a suo carico (probabilmente Mills, ndr), proclamandosi estraneo ai fatti. Fa una specie di comizio (forse un' intervista senza domande, ndr). Incurante, Nicole Minetti si tira su il vestito che indossa, rimanendo in perizoma» davanti a tutti. LA «FIDANZATA» GIÙ DALLE SCALE Poco dopo, via alla cena. Berlusconi è tornato di buon umore. Canta pure, mentre la giovane fidanzata «ingoia il cibo praticamente senza masticare, ha gli occhi sgranati e cerchiati come da occhiaie». Poco dopo, ha un malore: sviene, le commensali si spaventano. Berlusconi, aiutato dai camerieri, trasporta Catarina in camera. La «coppia» sparisce, torna dopo un bel pezzo il solo padrone di casa. Ma anche la fidanzata riappare subito, lo vede con le altre e «si lancia giù dalle scale, ruzzolando». Allora le giovani amiche si spaventano davvero, temono di «essere coinvolte in una situazione grave». E se la squagliano. Ma poco prima, «Barbara Faggioli, sapendo che io sono marocchina, mi dice che un' altra ragazza araba sta mettendo nei casini Berlusconi e tutte le ragazze che partecipano alle feste. Questa ragazza - ripete Imane Fadil - era stata fermata dalla polizia e per uscire dai guai aveva fatto intervenire Silvio Berlusconi. Da allora non partecipava più alle serate». LE IMMAGINI DEL BUNGA BUNGA «La Faggioli - sempre dal verbale - mi sembra preoccupata, dice di sapere che (Ruby) ha video o foto compromettenti relativi alla serate organizzate presso la residenza di Silvio Berlusconi, e che lo stesso aveva allontanato questa ragazza in quanto minorenne. Secondo la Faggioli, (Ruby) poteva vendicarsi». Che Ruby abbia o non abbia video o foto, non si sa ancora. Si scolpisce però un concetto messo in luce dalla Procura milanese e spesso negato dai berlusconiani: esiste un ultrasettantenne che, secondo le sue «fedelissime», può essere messo in seri guai da una minore. Da una diciassettenne scappata di casa. Che, senza documenti, frequentava un uomo di Stato. Molto da vicino. Qualcuno ritiene ancora che tutto questo sia «normale»? Per un premier? Europeo? -