Ma questo è solo l’inizio: nei prossimi 4 anni altri 150.000 lavoratori della scuola perderanno il posto per effetto
della legge 133/2008 e della “riforma” Gelmini. I precari che pensano di essersi salvati perché in questi giorni
hanno avuto l’incarico e se ne stanno tranquilli, commettono un grosso errore: l’anno prossimo sarà il loro turno.
è necessario coinvolgere le famiglie, gli studenti e i cittadini che tengono alle sorti della scuola pubblica, laica e democratica. |
Mobilitiamo ci immediatamente per ottenere:
• il ritiro immediato della legge 133, della “riforma” Gelmini e del progetto di legge Aprea:
stop ai tagli e immediata assunzione diretta su turn-over e su tutti i posti disponibili;
• la conferma degli organici dello scorso anno;
• innalzare la spesa per istruzione e ricerca e adeguarla ai parametri del piano di Lisbona;
• la riconferma di tutti i contratti annuali scaduti il 30 giugno o il 31 agosto 2009 fino al termine dell'anno scolastico.
Ma ognuno può e deve fare la sua parte: è necessario denunciare dal primo giorno di scuola la formazione di classi superaffollate, rifiutare cattedre extra-large di oltre 18 ore, per costringere la scuola ad assumere altri docenti,
rifiutarsi di accettare nella propria classe alunni divisi perché privi di docenti.
Verso lo sciopero regionale della scuola a fine settembre.
Mobilitiamoci in difesa della scuola pubblica e del nostro futuro.