Noemi, la "Vergine" di Casoria...
Ecco apparire il bel Cozzolino, già volto della Casa con un probabile futuro nella Casa,
ben disposto a fidanzarsi con quella ragazzina sapiente la cui principale virtù, è la verginità
il finto amore costruito dal regista del "Grande Papi"
- Scritto e messo in scena dagli sceneggiatori di gossip e rotocalchi della Casa. -
 2 luglio 2009 NATALIA ASPESI

IL FIDANZATO che si facevo fotografare mentre bacia la sua biondina, curvo su di lei come negli spot dei maxiconi, se ne va dal set su cui era stato spinto da registi imprevidenti e pasticcioni. Piantandoli lì, si immagina, in grande imbarazzo ed ambascia. Anche questo è nel copione. Lui era un personaggio chiave di una disastrosa fiction tipo "La vergine di Casoria" o di un disordinato casting di un reality che potrebbe chiamarsi "Il grande Papi"; ma Domenico Cozzolino, 21 anni, bel moro atletico, tronista di "Uomini e Donne" e aspirante al "Grande Fratello 10", si è velocemente stancato del ruolo fasullo di salvatore del buon nome di Noemi Letizia (e non solo): e ha trovato subito un settimanale, rivale di quello cui aveva rivelato il fidanzamento, per annunciare la rottura dello stesso. Per dire, anzi, che a cercarlo era stata Noemi, probabilmente indirizzata da qualcun altro. Se è ormai normale che non ci sia più confine tra il reale e il virtuale, non fa più scandalo neppure la fine della separazione tra la verità e la menzogna, che anche se balorda, smentita, continuamente corretta, divora trionfalmente la verità, la sostituisce, diventa la verità vera.

L'episodio, la puntata, Cozzolino-Letizia, nasce tutta all'interno dello stesso grandioso gruppo di menti raffinate che fa capo alle aziende del premier: infatti, in un momento particolarmente allarmante per il suo privato, il 12 maggio interviene il glorioso settimanale rosa della Casa, "Chi", pubblicando un lungo articolo e molte fotografie romantiche che rivelano come la ragazzina napoletana Noemi Letizia che sta eccitando l'informazione internazionale per l'amicizia sua e della famiglia con il premier, sia fortunatamente provvista di fidanzato, anche un tipo molto probo, il che mette al riparo lei e tutti quanti da vergognose illazioni. E non importa se il fidanzato viene da una trasmissione della Casa, "Uomini e Donne", officiata da una star della Casa, Maria De Filippi. Inspiegabilmente la rivista in cui pullulano showgirl che cambiano marito e fidanzato ogni settimana insiste su un particolare di cui dai tempi della Delly, nessuno si occupava più: l'illibatezza, rimessa in auge solo per la bionda diciottenne, che certo deve difenderla con le unghie e coi denti, visto che nelle foto distribuite ad altre testate-gossip, appare virginale in un abitino nero, con le mani tra le gambe aperte. "Sono ancora illibata" dice il titolone.

Lo show era cominciato domenica sera 26 aprile, nella Sala Miami di un locale di Casoria dove si festeggiavano i 18 anni di Noemi e dove improvvisamente si materializzò addirittura il premier, il che non capita a tutte le fanciulle ancorché graziose che diventano maggiorenni, mentre contemporaneamente, in altri luoghi, altre belle maggiorenni ma non troppo venivano velocemente istruite per potersi candidare alle elezioni europee, ovvio nel partito del generoso premier. In poco più di due mesi, è successo di tutto, di più, sempre sull'onda di un tipo di comunicazione da parte di protagonisti e sceneggiatori che all'informazione, alle notizie, preferiscono il format televisivo da plasmare come si vuole, o come vuole il capo, che conosce bene i gusti dell'audience, quindi del suo popolo. L'accumularsi di diverse verità da parte dei creativi del premier e della prontezza comunicativa del premier stesso, che per ragioni sue in questo caso rifiuta la strada più semplice, quella della totale sincerità, non riesce però in questo caso a cancellare la realtà dei fatti: non bastano le tante signore fedeli al suo fascino che rimbrottano la moglie rea di voler divorziare da uno che frequenta minorenni, che sarà mai, lo fanno tutti, non bastano le sue smentite-fiume nelle trasmissioni condotte da amici che piuttosto di interromperlo preferirebbero la tortura, non bastano i servizi fotografici di lui, nonno appassionato con i suoi bei nipoti che fissano adoranti il suo make up. Ci vuole un colpo di genio e chi è più adatto ad averlo se non gli specialisti dei reality e delle fiction e dei gossip della Casa? Ecco apparire quindi il bel Cozzolino, già volto della Casa con un probabile futuro nella Casa, ben disposto a fidanzarsi con quella ragazzina sapiente la cui principale virtù, a parte essersi fatta da mora, seria e cicciottella (come nel book fatto a 14 anni, già ansiosa di gloria), bionda, maliziosa e sottile, è la verginità, che il padre decanta appena può (in un'intervista sul Mattino del 25 maggio puntualizza la cosa ben 4 volte).

Però il giovanotto non perde tempo: si fa fotografare il 25 giugno con statuario torso nudo insieme a Cristina Tatenko, che si autodefinisce modella russa e che, gentildonna, rivela: è il mio fidanzato, la storia con Noemi è forzata, fa parte del suo lavoro perché ha bisogno di pubblicità per la sua carriera. In tutto il foto-teleromanzo, compare ogni tanto il fastidio della verità, che mette sottosopra la regia del caso: come quando su "Repubblica" del 24 maggio parla per la prima volta Gino Flaminio, giovane operaio con scippo alle spalle che per 16 mesi è stato il vero fidanzato di Noemi: è da lei che ha saputo come il presidente, dopo aver visto le sue foto sul suo book da modella in cerca di scrittura, le abbia telefonato direttamente. Anche Gino ne ha sentito la voce al telefono, a lui lei ha raccontato di essere stata ospite, ancora minorenne, assieme all'amica Roberta che lo è tuttora, e senza i genitori, a Villa Certosa. Noemi e i suoi segreti e le tante verità sono state oscurate dall'irrompere nella cronaca di altre storie, di altre ragazze, legate al modo in cui il premier, col massimo plauso dei suoi sodali, intende rallegrare la sua vita. Ma la graziosa ragazza, che assomiglia molto (solo fisicamente, ovvio), alla escort D'Addario, non ha nessuna intenzione di farsi dimenticare. Anche se ci appare, come tante altre, la pedina di una soap-opera mossa da un regista che sta mettendo in scena qualcosa di molto più grande e pericoloso di un format televisivo, con l'obiettivo di creare un paesaggio fittizio che a noi cittadini e telespettatori deve sembrare reale per consentirgli di meglio occultare le sue bugie.