Sicurezza: Appello Da Preti e Religiosi All'Obiezione Di Coscienza
Appello a non rispettare le norme della legge sulla sicurezza
contro gli immigrati clandestini è stato lanciato da un centinaio di sacerdoti e suore.

In una lettera dal titolo "Onoriamo i poveri", i firmatari dell'appello dichiarano la loro "obiezione pubblica" contro una legge che, a loro dire, discimina i più deboli.
"La nostra disobbedienza non riguarda soltanto il nostro comportamento individuale, ma faremo quanto è in nostro potere, perché un numero sempre crescente di cittadini metta in atto pratiche di accoglienza, di solidarietà e anche di disobbedienza pubblica, perché nel tempo più breve possibile questa legge venga radicalmente cambiata", si legge nell'appello.
La legge -- contestata dall'opposizione, da associazioni che si occupano di immigrazione e da esponenti cattolici -- introduce tra l'altro il reato di immigrazione clandestina, esclude gli irregolari dai pubblici servizi, con l'eccezione di sanità e scuola, e prevede le ronde anticriminalità .
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha promulgato la legge, pur esprimendo delle riserve. La maggioranza di centrodestra l'ha approvata in Parlamento, dopo che su di essa il governo ha posto la fiducia.
Per la Lega Nord, che ne è stata lo sponsor principale, la legge ha risposto alle richieste di maggiore sicurezza provenienti dall'opinione pubblica e rientrava nel programma del centrodestra alle elezioni politiche vinte lo scorso anno.
"La legge-sicurezza discrimina, rifiuta e criminalizza proprio i più poveri e i più disperati. Riteniamo strumentale e pretestuosa la categoria della clandestinità loro applicata", si legge ancora nella lettera che ha come primo firmatario don Albino Bizzotto, un sacerdote da tempo impegnato nel volontariato cattolico.
 
Padova, 24 lug 2009- Sempre piu' numerosi sacerdoti, religiosi e suore si dichiarano obiettori di coscienza della ''cosiddetta legge - sicurezza'' che, a loro avviso, ''sta gia' ottenendo risultati amari su una fascia sempre piu' grande di poveri''. Tra i nomi mons. Giovanni Nervo, gia' direttore della Caritas italiana, padre Alez Zanotelli, don albino Bizzotto, fondatore dei ''Beati i costruttori di pace'' e Arturo Paoli. ''E' importante e urgente, a botta calda, proporci non come oppositori politici, ma come portatori di una necessita' pastorale e civile, dichiarandoci obiettori di coscienza'' sostengono in un appello da poco diffuso e gia' con numerose adesioni ''Come scelta e impegno di vita siamo stati chiamati e mandati a dare ed essere buona notizia per i poveri. La legge - sicurezza, emanata dal Governo in questi giorni, discrimina, rifiuta e criminalizza proprio i piu' poveri e i piu' disperati. Riteniamo strumentale e pretestuosa la categoria della clandestinita' loro applicata. E' lo Stato che rifiuta il riconoscimento' ' si legge nell'appello. ''Per chi perde il lavoro a causa della crisi, e' lo Stato che induce alla clandestinita' , decidendo arbitrariamente l'interruzione della regolarizzazione. Di null'altro sono colpevoli queste persone se non di essere troppo bisognose. Per lo Stato italiano oggi e' questo che costituisce reato''.
 
I primi firmatari dell'appello dicono di sentirsi incoraggiati ''in questa decisione, non solo in riferimento alla fede, ma anche come comuni cittadini, in ottemperanza alle leggi sottoscritte e vincolanti per lo Stato italiano: dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, alla Convenzione sullo stato dei rifugiati, alla Convenzione sui diritti dell'infanzia e alla nostra stessa Costituzione, che questa legge - sicurezza non ha tenuto in considerazione' '.
 
Di seguito le prime adesioni:
don Albino Bizzotto, mons. Giovanni Nervo, don Gianfranco Zenatto, don Romano Frigo, don Maurizio Mazzetto, don Giuliano Giacon, suor Lucia Bizzotto, don Tiziano Dal Soglio, don Umberto Sordo, don Fernando Comi, don Agostino Rota Martir, fra Ettore Marangi, fra Francesco Zecca, padre Fabrizio Valletti, don Pierpaolo Peron, fra Salvatore Mancino, don Giordano Remondi, don Romeo Penon, don Franco Scarmoncin, fra Antonino M. Clemenza, fra Jacopo Pozzerle, don Adriano Peracchi, don Fulvio Falleni, don Fernando Fiscon, padre Gabriele Ferrari, don Giorgio De Checchi, padre Filippo Rota Martir, don Giovanni Cecchetto, don Giacomo Tolot, padre Adriano Sella, padre Diego Pelizzari, suor Donatella Lessio, padre Giovanni Piumatti, padre Giorgio Antonino Butterini, don Severino Alessio, fra Simone Bauce, don Lorenzo Baccin, padre Giorgio Padovan, padre Filippo Ivardi, padre Rosario Giannattasio, padre Antonio Germano Das, padre Nicola Colasuonno, padre Alberto Lanaro, padre Piergiorgio Lanaro, padre Giuseppe Veniero, padre Luigi Zucchinelli, don Antonio Pizzuti, padre Antonio Trettel, don Luca Facco, don Gianfranco Formenton, padre Gianalfonso Oprandi, don Giuseppe Zanon, padre Giovanni Gargano, padre Francesco Lenzi, padre Primo Silvestri, padre Loris Cattani, padre Gino Foschi, padre Franco Bordignon, padre Luigi Lo Stocco, don Gianni Gambin, fra Alberto Maggi, don Matteo Menini, padre Antonio Santini, padre Giampietro Baresi, Commissione Giustizia e Pace dei Missionari Comboniani del Brasile Sud, don Luigi Tellatin, padre Rino Benzoni, Direzione Generale dei Missionari Saveriani, padre Valentino Benigna, Comunita' delle Suore delle Poverelle di S.Chiara a Vicenza, padre Livio Passalacqua, don Biagio Podano, suor Debora Contessi, don Mario Costalunga, don Rocco D'Ambrosio, don Daniele Vencato, suor Gigliola Tuggia, suor Ornella Ciccone, suor Giordana Bertoldi, don Emanuele Benatti, suor Maria Teresa Ricci, suor Liliana Aquilina, suor Giuliana Tosetto, fratel Arturo Paoli, padre Angelo Cupini, suor Maria Pia Bizzotto, suor Tina Primon, don Fabio Ferrari, padre Alex Zanotelli, don Felice Tenero, don Andrea Turchini, don Gianmario Baldassarri, don Cristian Squadrani, suor Graziella Grazian, suor Maria Regina Ranzato, don Erminio Pozzi, padre Paolo Costantini, don Paolo Farinella, don Antonio Ruccia, don Tarcisio Giungi, don Alessandro Crescentini.