IO CI STO
21 DICEMBRE 2012 A ROMA AL TEATRO CAPRANICA


I promotori sono espressione della società civile e della politica pulita che vuole costruire un’alternativa di governo
al berlusconismo e alle scelte liberiste economiche, sociali e culturali del governo Monti.

L’alternativa di governo si costruisce con una forza riformista che ha il coraggio di un proprio progetto per uscire
dalla crisi e rilanciare l’Italia finalmente liberata dalle mafie e dalla corruzione.

Abbiamo come riferimento imprescindibile la Costituzione Repubblicana, a partire dall’art. 1 secondo cui il lavoro
deve essere al centro delle scelte economiche. Per noi l’Unione Europea deve diventare autonoma dai poteri finanziari
con organismi istituzionali eletti dai popoli ed è fondamentale il cambiamento della "Casta" politica e burocratica
italiana mentre lo sviluppo del mezzogiorno è l’unica scelta per unificare il Paese.

Queste sono alcune delle ragioni per un governo democratico di cambiamento.
Per realizzare questi obiettivi si decide di aprire il confronto
con i movimenti e le forze democratiche del Paese.

1) Vogliamo che la legalità e la solidarietà siano il cemento per la ricostruzione del Paese;

2) Vogliamo uno Stato laico, che assuma i diritti della persona e la differenza di genere come un’occasione per crescere;

3) Vogliamo una scuola pubblica che valorizzi gli insegnanti e gli studenti con l’università e la ricerca scientifica
pubbliche non sottoposte al potere economico dei privati e una sanità pubblica con al centro il paziente,
la prevenzione e il riconoscimento professionale del personale del settore;

4) Vogliamo una politica antimafia nuova che abbia come obiettivo ultimo non solo il contenimento,
ma l’eliminazione della mafia, e la colpisca nella sua struttura finanziaria e nelle sue relazioni con gli altri poteri,
a cominciare dal potere politico;

5) Vogliamo che lo sviluppo economico rispetti l’ambiente, la vita delle persone, i diritti dei lavoratori e la salute dei
cittadini, e che la scelta della pace e del disarmo sia strumento politico dell’impegno dell’Italia nelle organizzazioni
internazionali, per dare significato alla parola “futuro”. Vogliamo che la cultura sia il motore della rinascita del Paese;

6) Vogliamo che gli imprenditori possano sviluppare progetti, ricerca e prodotti senza essere soffocati dalla finanza,
dalla burocrazia e dalle tasse;

7) Vogliamo la democrazia nei luoghi di lavoro, il ripristino del diritto al reintegro se una sentenza giudica illegittimo
il licenziamento e la centralità della contrattazione collettiva nazionale;

8) Vogliamo che i partiti escano da tutti i consigli di amministrazione, a partire dalla RAI e dagli enti pubblici,
e che l’informazione non sia soggetta a bavagli;

9) Vogliamo selezionare i candidati alle prossime elezioni con il criterio della competenza, del merito e del cambiamento;

10) Vogliamo che la questione morale aperta in Italia diventi una pratica comune e non si limiti alla legalità formale,
mentre ci vogliono regole per l’incandidabilità dei condannati e dei rinviati a giudizio per reati gravi.
Vogliamo ripristinare il falso in bilancio e una vera legge contro il conflitto di interessi ed eliminare le leggi ad personam.
 


Video integrale dell'intervento di Antonio Ingroia al Teatro Capranica