Il Movimento5stelle è esploso dirompente con tutta la sua forza, raccogliendo la rabbia, l'insoddisfazione ed anche
gli antichi progetti di molti, dagli antichi "Autonomi" agli ex elettori del PD/DS/PCI ai lavoratori, dai disoccupati
ai piccoli i imprenditori, dai liberi professionisti professionisti agli impiegati, dagli ex seguaci di Berlusconi ai militanti
della Lega. Di molti conosciamo la storia, i percorsi, le speranze tradite ed uccise,Grillo rimane ancora un "populista"
ma questo enorme popolo a diritto ad una risposta che restituisca dignità ai cittadini:

 
Italia 2013: il dramma del populismo di Grillo e co.
Il "Grillo parlante" sta suscitando grand sconcerto tra i "Partiti istituzionali" dal PD al PDL passando per la Lega nord che qualche tempo fa agitava
le bandiere della secesione e della rivolta contro lo Stato. Tutti ad indicare le strane connessioni del Movimento 5 stelle, il mistero della sua genesi
e la pericolosità eversiva delle sue parole d'ordine, tutti costoro non sanno vedere oltre il ristretto perimetro dei confini del loro partito. A noi non piace Grillo,
non piace la sua organizzazione, non piacciono tante cose ma, a noi dire che il sistema è marcio e corrotto ci sembra coosa giusta, dire che è impossibile
scendere a trattative con chi ha governato per anni spolpando i beni pubblici è cosa vera, additare a tutti che dirsi di sinistra è fare cose di destra
è da millantatori, smembvrare la sanità, il sistema pensionistico, l'articolo 18, la scuola i musei, la ricerca scientifica, lo Stato sociale, è da criminali, e questo
hanno fatto tutti assieme partiti e sindacati in questi anni, dal 1994 ad oggi. Ma allora, se è vero questo, se è vero che tutti sono stati compartecipi e complici,
se è vero che tutti hanno cantato le doti del Sitema liberista Americano" se è vero che tutti vogliono privatizzare, sventrare montagne per la TAV,
costruire Ponti sullo Stretto, devastare i territori con micidiali MUOS, privatizzare tutte le funzioni sociali dello Stato,
SE E' VERO QUESTO, NON SERVE DELEGARE ALL'ENNESIMO SALVATORE, E' TORNATO IL MOMENTO DI RIALZARE LA TESTA,
SENZA DELEGARE PIU' A NESSUNO LA DIFESA DEI NOSTRI DIRITTI.
PEPPE GRILLO NON PUO' ESSERE NOSTRO NOSTRO RAPPRESENTANTE, I MOVIMENTI HANNO SANNO RAPPRESENTARSI DA SOLI !!!
Le stesse lobby e gli stessi gruppi che hanno causato la crisi, adesso ci vendono soluzioni.


Perchè il M5S dovrebbe accettare il finanziamento ai partiti
by Sergio Ferraris on 27 febbraio 2013

Chiariamo subito alcune cose. Non ho votato M5S, sono un giornalista e penso che i giornalisti non dovrebbero tentare di influenzare la politica, ma da cittadino italiano, si perchè lo sono anche i giornalisti, questa volta non ho resistitoe ho anche io, come miei molti colleghi, ceduto alla tentazione. E allora ecco cosa dovrebbe fare, secondo me il M5S, dall’inedita posizione in cui si trova.

Prima un antefatto. Ho trovato in rete una petizione #GrilloDammiFiducia di una giovane elettrice del M5S (Viola Tesi, 24 anni), che cresce al ritmo di quattro sottoscrizioni al secondo che mi ha molto colpito, per il tono e la maturità della sua richiesta di governo e allora mi sono detto: è possibile trasformare questo blocco, questo ingorgo politico in un’opportunità, in quella opportunità che chi come me spera in futuro migliore ha sempre cercato, non trovandola di costruirlo questo futuro migliore.

Forse si e la palla oggi l’ha in mano, se vuole, il M5S che ora può avere tramite un accordo programmatico, il controllo preventivo sugli atti di Governo dandogli o levando la fiducia. E su cose grandi, non sulla pur sacrosanta contabilizzazone del calore per il riscaldamento o sugli altrettanto sacrosanti tagli sui costi della politica, ma sulle scelte indifferibili e strutturali di politica sociale, industriale, ambientale di questo paese, dando anche un segnale all’Europa che un’altra politica più vicino alla gente è possibile. Essere forza determinante in Parlamento, infatti, non si deve limitare ad approvare qualche cosuccia di facile presa sulla gente presa dal proprio programma “copia&incolla dal web” ma proporre per cambiare, in meglio, questo Paese.

Il programma è vastissimo e mettendo in campo dieci provvedimenti importanti all’anno in cinque anni si potrebbe cambiare il Paese e per fare ciò M5S dovrebbe accettare i finanziamenti pubblici ai partiti che oggi rifiuta. Si avete capito bene dovrebbe prenderli questi 42 milioni di rimborsi elettorali e usarli per progettare l’Italia del domani, perchè il futuro non si progetta gratis e con il copia&incolla. Far studiare un piano per l’efficienza energetica specifico per l’Italia ad Amory Bloch Lovins, chiedere a Lester Brown di “riprogettare” la filiera agroalimentare italiana assieme a Carlin Petrini, fare riprogettare il sistema energetico nostrano basandolo sulle rinnovabili agli allievi di Hermann Scheer, chiedere di riprogettare i rapporti tra comunità locali in chiave sostenibile a Karl Ludwig Schiebel, riprendere e attualizzare il piano per la mobilità sostenibile di Walter Ganapini e affidargli la progettazione della nuova filiera nazionale dei rifiuti, far studiare l’efficienza nelle industrie a Pasquale Pistorio, chiedere a Paolo Berdini di studiare normative ad hoc sull’urbanistica, andare a studiare le Transition Town in Gran Bretagna e adattarne le metodologie in area mediterranea, avviare, con alcune punte pensanti del sindacato la conversione delle attività manifatturiere belliche, e altro ancora, e poi ogni studio tradurlo in leggi, normative e quant’altro, magari sotto l’occhio vigile di Luigi Ferrajoli, uno che di democrazia se ne intende. Sarebbero forse i 42 milioni di euro spesi meglio negli ultimi anni e che alla fine consegnerebbero a noi un Paese migliore e al M5S un personale politico formato a una scuola “sul campo” d’eccellenza.

E la politica, quella classica, dovrebbe adeguarsi, rincorrere una simile qualità della politica senza la quale non avrebbe alcuna speranza di sopravvivere. Ma bisogna farla la qualità della politica, certo senza inciuci sottobanco, ma anche senza strilli e insulti, e magari anche senza millantare un rapporto con l’economista premio Nobel Joseph Stiglitz che ora, se gli venisse richiesto dal M5S, potrebbe scrivere sul serio un programma economico per un’Italia migliore. La generazione di Viola Tesi si merita questo.


Ps al momento della chiusura di questo post la petizione di Viola Tesi è quota 59.739 sostenitori,
circa lo 0,12% del corpo elettorale italiano.

Ps2 aggiornamento ora alle 1:00 del 28 febbraio la petizione è a 85.116 sostenitori,
circa lo 0,18% del corpo elettorale italiano.



A Beppe Grillo
Caro @beppe_grillo dai la fiducia al Governo per cambiare l’Italia. #GrilloDammiFiducia
 Lanciata da Viola Tesi Firenze, Italy


Caro Beppe,
scrivo a te e intendo parlare a tutti i nuovi parlamentari del Movimento 5 Stelle.

Mi chiamo Viola, ho 24 anni. Ho votato, e l’ho fatto con molta speranza, il M5S. Sono tra quei milioni di giovani che credono in una rivoluzione gentile: in un Paese solidale, più pulito e giusto, capace di tutelare i cittadini, il loro lavoro, l’ambiente in cui vivono. Io vorrei un’Italia in cui le persone tornino a essere cittadini e smettano di essere sudditi, un’Italia che rispetti i nostri sogni e li sostenga. Vi ho votati con queste speranze nel cuore.

Il M5S ha ottenuto una vittoria alla quale in pochi credevano. Ma un sistema elettorale malato ha prodotto un risultato che non garantisce  governabilità. Il mandato del Presidente della Repubblica Napolitano è in scadenza, le Camere non possono essere sciolte, non da lui: non si può tornare subito alle urne. Questo Parlamento avrà forse vita breve, ma non brevissima.
Ti scrivo, e spero saranno in tanti a sottoscrivere questo mio appello, perché gli eletti del M5S hanno un’occasione storica. Da ciò che decideranno dipenderà un pezzetto di storia della Repubblica che può aprirci al futuro o consegnarci per sempre al passato. Dobbiamo scongiurare qualsiasi ipotesi di alleanza PD-PdL, e non permettere alla minoranza di Monti di condizionare gli equilibri parlamentari. Possiamo respingere il ritorno di Berlusconi e costringere Bersani ad accettare le sfide che i suoi stessi elettori vorrebbero raccogliesse.

Si possono fare poche cose, prima di tornare alle urne, in poco tempo:

1. Una nuova legge elettorale;
2. Una legge contro la precarietà e l’istituzione del reddito di cittadinanza;
3. La riforma del Parlamento, l’eliminazione dei loro privilegi, l’ineleggibilità dei condannati;
4. La cancellazione dei rimborsi elettorali;
5. L’abolizione della legge Gasparri e una norma sul conflitto d’interessi;
6. Una legge anticorruzione che colpisca anche il voto di scambio; e l’istituzione di uno strumento di controllo
    sulla ricchezza dei rappresentanti del popolo (il “politometro”);
7. Il ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola;
8. L’istituzione del referendum propositivo senza quorum;
9. L’accesso gratuito alla Rete;
10. La non pignorabilità della prima casa.

Lo so, non sono tutte le cose che il M5S vorrebbe realizzare. Sono alcune, quelle che mi sembrano più urgenti e realizzabili in tempi brevi.

Trasformatele in realtà e tra pochi mesi l’Italia sarà già un Paese pronto per ripartire. Sono impegni, caro Beppe, che possono raccogliere il consenso di molte persone che come me hanno a cuore il futuro, i più deboli, il Paese. E non tutte hanno votato M5S.

Al PD sarà quasi certamente dato mandato di provare a formare un nuovo Governo. Non ci sono molte possibilità: se i senatori del M5S si astengono o votano contro, sarà paralisi, o peggio, vedremo un qualche Monti bis. I senatori del Movimento potrebbero anche uscire dall’aula, al momento delle votazioni, e così consentire forse la nascita di un Governo di minoranza: ma questa sarebbe vecchia politica, un patto di governo silenzioso che non renderebbe giustizia alla trasparenza che vogliamo portare nelle Istituzioni.

Allora poniamo noi le giuste condizioni al partito di Bersani: in cambio dovranno presentare in Parlamento quelle riforme che ci stanno a cuore e che possono far diventare l'Italia migliore.

Queste elezioni sono costate quasi 400 milioni di euro. Non è difficile capire ciò che gli elettori chiedono.A voi, che siete i nostri dipendenti, è stato dato un mandato. Raccogliete questa sfida e cominciamo subito a cambiare l’Italia, per il bene di tutti.

Caro Beppe, non sprecare il mio voto. L’ho dato con la testa e con il cuore.

Ti saluto con amicizia, Viola