L'ESESI

L'ESESI e' stata fondata nell'aprile 1967, all'indomani del colpo di stato dei colonnelli greci il 22 giugno si e' svolto a Roma nel'aula magna del Civis, messa a disposizione dal Ministero degli Esteri italiano il suo primo congressocon i rappresentanti delle dodici sedi universitarie.

Erano presenti il console Miltiadis Mutsios il generale di brigata Koliopulos e i colonnelli Iliadis, Arvanitis Raissis, Paleologos e Tsiadiles del corpo di spedizione greco della NATO di stanza a Bagnoli presso Napoli.

Perdecisione del primo ministro Papadopulos (l'uomo che Andrea Papandreu ha definito "il primo agente della CIAche sia arrivato ad occupare un posto di primo ministro") la lega italiana, come del resto tutte le alltre leghe degli studenti greci all'estero, sino a quuel momento di competenzadel ministero della previdenzadi Atene, e' stata sottoposta sotto il diretto controllo del KYP, il servizio segreto dei colonnelli.

Presidente dell'ESESI fu eletto Liakos Kristos studente quarantenne della facolta' di medicina dell'Universita' di Roma.

La direzione politica effettiva e' pero' stata affidata ad un agentte del KYP gia' segnalatosi nella fase preparatoria del colpo di stato tale Lazaris, improvvisamente richiamato in Grecia qualche mese fa.

Al'atto della costituzione, l'ESESI poteva contare su nemmeno un centinaio di aderenti in maggioranza figli di militari e di ricchi professionisti ateniesi sul totale di circa 2.500 studenti greci in Italia. In tre anni la lega ha portato i suo aderenti a 600, e ha aperto sedi in diciotto citta' italiane.

Secondo il suo statuto, le finalita' dell'ESESI sono: "1) coordinamento dell'azione nazionale degli studenti greci; 2) vigilanza morale sul credo nazonaledegli studenti greci in Italia; 3) vigilanza e difesa dei valori piu' genuini della civilta' greco-cristiana, a caratttere pan-universale: Religione Patria Famiglia; 4) lotta decisa contro tutti gli avversari della Grecia Eterna: come Spirito come Nazione, come Stato totalitario (sic!) 6)attivita' propagandistica in collaborazione con le auutorita' di Atene, presso l'opinone pubblica iitaliana e europea.

Nell'organico dell'ESESI, oltre che studenti fascisti sono stati introdotti anche un centinaio di ufficiali e agenti del KYP che si sono iscritti agli ultimi anni di corso in varie facolta', sopratuttto a Napoli, Roma, Bologna, Modena e Milano. E' gente sui trent'anni che lavora a tempo pieno: tiene d'occhio gli antifascisti greci in esilio fotografa i partecipanti alle manifestazioni antimperialiste , assiste a conferenze e dibattiti, raccoglie ogni specie di informazione sulle attivita' degli studenti greci in Italia spesso con l'aiuto degli uffici politici delle nostre questure (nel luglio 1969 il settimanale "ABC" ha rivelato che questi professionisti avevano ottenuto libero accesso allo schedario politico della questura napoletana, e non e' mai stato smentito).

Quando uno studente greco arriva in Italia, l'ESESI procede in questo modo: primo, aiuti pratici (indicazione di alloggi e ristoranti a buon mercato ecc.) secondo, sondaggio politico. Se lo studente e entusiasta del regime dei colonelli o almeno favorevole, viene subito iscritto Se e' contrario viene sottoposto a u periodo di indottrinamento e persuasione. Se rifiuta o se il periodo non serve a nulla, viene segnallato al viceconsole greco di Napoli Hercole Aghioviasitis che si occupa del censimento dettagliato di tutti gli studenti e manda aggiornati rapporti ad Atene. Qui i provvedimenti sono vari: limitazione del visto, interruzione della proroga del servizio militare, proibizione di ricevere denaro da casa pressioni sui familiari fino al ritiro del passaporto e quindi al rimpatrio coatto.

L'arma piu'efficace di ricatto resta comunque quella di minacciare rappresaglie sui familiari degli studenti. Con questi sistemi negli ultimi due anni 10 studenti sono stati rinpatriati a forza e i loro compagni di corso non ne hanno avuto piu' notizia. Inoltre sono avventi casi di sparizioni improvvise e misteriose: sette nel solo 1969 (tre a Napoli due a Roma uno a Bologna e uno a Milano.)

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