Camusso a Maroni, sono le leggi che rendono gli immigrati
clandestini
"Non si dica che il nostro e' un Paese di clandestini:
sono le leggi del Paese che li stanno rendendo clandestini, negando loro
i diritti". Lo ha detto la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso,
in un passaggio del suo intervento alla manifestazione nazionale della
Confederazione. Rivolgendosi al ministro degli Interni, Roberto Maroni,
Camusso ha aggiunto: "Il ministro con una grande faccia tosta ieri ha dichiarato
che c'e' un articolo di legge che dice che tutti quei lavoratori irregolari
che denunciano il datore avranno il permesso di soggiorno. Questo non e'
possibile perche' nel momento in cui lo fanno diventano clandestini". Secondo
la dirigente sindacale bisogna portare avanti una lotta allo schiavismo
"che e' tornato nei cantieri e negli appalti: per noi la legalita' - ha
concluso - sono i diritti dei migranti".
Camusso, Paese non merita degrado ed esibizione machismo
"Questo Paese non merita questa classe politica, questo
degrado, questa esibizione di machismo e virilita', questo governo dei
potenti". Cosi' il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, in
un passaggio del suo intervento conclusivo alla manifestazione organizzata
oggi a Roma.
Camusso, più tasse su rendite e meno su lavoro
''Noi vogliamo che si combatta l'evasione fiscale
e che dalla tassazione sui patrimoni e le rendite finanziarie si trovino
i soldi per abbassare le trasse sul lavoro''. Lo ha chiesto il segretario
generale della Cgil, Susanna Camusso, intervenendo dal palco di Piazza
San Giovanni per la manifestazione nazionale del sindacato. ''La cosidero
una questione di legalita' perche' legalita' e' liberta''', ha aggiunto
Camusso.
Camusso su Fiat, la sensazione è che la sua
testa stia andando negli Usa
"Vogliamo sapere qual è il futuro" della Fiat,
perchè "la sensazione è che progressivamente la sua 'testa'
stia andando in Usa". LO ha detto il leader Cgil, Susanna Camusso, durante
il suo intervento alla manifestazione nazionale del sindacato che si sta
concludendo a piazza San Giovanni. E' quindi "importante" apprendere che
a Mirafiori "ci sarà produzione", ma questo "non ci basta".
Camusso: Giovani e lavoro, c'è il nostro impegno
''Il futuro e' dei giovani e del lavoro, non e' solo
il titolo della manifestazione, e' il nostro fare, e' il nostro impegno''.
Cosi' il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha aperto il
suo intervento conclusivo, da palco allestito in piazza San Giovanni, della
manifestazione nazionale organizzata a Roma. ''Noi, si', abbiamo detto
che non lasceremo solo nessuno, non chi vuole cancellare il futuro'', ha
aggiunto Camusso parlando, tra l'altro, del cosiddetto ''collegato lavoro'',
''una legge una legge ingiusta, crudele, che il Parlamento ha fatto male
ad approvare. Una legge che nega i diritti''. ''Noi vogliamo continuare
su una strada, invece, che difende i diritti. Non possiamo sopportare e
non vogliamo sopportare che sia negato un futuro ai nostri giovani, in
un Paese in declino. I giovani sono il futuro del Paese''.
Camusso su Gelmini: non conosce Paese
''Ci stupisce che la ministra dichiari, oggi, che
le fa un certo effetto vedere in piazza gli studenti insieme ai lavoratori
ed ai pensionati. Forse la ministra non sa come e' fatto questo Paese e
che dietro ai giovani e agli studenti ci sono famiglie ed un Paese che
li sostiene''. Cosi' il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso,
dal palco di piazza San Giovanni, si rivolge al ministro dell'Istruzione,
Maria Stella Gelmini, sulla partecipazione degli studenti alla manifestazione
nazionale organizzata dal sindacato.
Iniziato il discorso di Susanna Camusso: ddl lavoro
ingiusto
Il cosiddetto ddl 'collegato' sul lavoro è
"una legge crudele e ingiusta", che il parlamento "ha fatto male ad approvare".
Con un invito a difendere i propri diritti il leader Cgil ha aperto il
suo intervento alla manifestazione nazionale del sindacato che si sta concludendo
a piazza San Giovanni, a Roma.
Studenti bruciano manichino Berlusconi
Gli studenti presenti alla protesta della Cgil a Roma
hanno dato fuoco ad un manichino in legno dalle sembianze di Silvio Berlusconi.
I manifestanti si sono fermati in via Emanuele Filiberto dove terranno
alcuni comizi. Gli studenti hanno fatto sapere che gli studenti non raggiungeranno
piazza San Giovanni.
Cortei Cgil a Roma, traffico in tilt nel centro storico
Traffico paralizzato da stamani nel centro storico
di Roma per la manifestazione organizzata dalla Cgil che prevedeva due
cortei con partenze da piazza della Repubblica e Porta San Paolo e arrivo
in piazza San Giovanni. Ma in realta', spiegano i vigili urbani, i problemi
si sono acuiti perche' i manifestanti di Porta San Paolo non sono partiti
tutti insieme, ma per ore hanno sfilato alla spicciolata costringendo la
polizia municipale a fare continue chiusure delle strade. A peggiorare
la situazione del traffico il fatto che si sono formati molti piccoli cortei
''spontanei'' e non autorizzati, soprattutto degli studenti in varie zone
del centro. Ad esempio circa 4000 studenti medi delle scuole occupate e
in mobilitazione si sono riuniti in piazza Trilussa, poi hanno bloccato
ponte Garibaldi e poi hanno tentato di bloccare il traffico in piazza Venezia.
Da stamani i vigili urbani sono stati costretti piu' volte a chiudere piazza
Venezia, dove proprio oggi sono partiti i lavori per installare il consueto
albero di Natale al centro delle aiuole.
Bindi, il mondo del lavoro sia unito
'Siamo qui come Partito democratico per chiedere all'Italia
di fare ogni sforzo per l'unita' del mondo del lavoro. Non abbia consigli
da dare al sindacato, ma possiamo manifestare la nostra preoccupazione
per questo momento e la necessita' che chi rappresenta i lavoratori sia
unito''. Cosi' la presidente del Pd Rosy Bindi, sotto il palco della manifestazione
Cgil in piazza San Giovanni. ''E' una bella piazza, pacifica ma determinata,
vera e concentrata sul problema dei problemi, che e' quello dei giovani
e della loro difficolta' a inserirsi nel mondo del lavoro'', aggiunge Bindi.
Landini (Fiom), bisogna arrivare allo sciopero generale
La Fiom chiede alla Cgil e al suo segretario generale,
Susanna Camusso, di proclamare una sciopero generale contro le politiche
del governo e di Confindustria. Lo ha detto il segretario generale dei
metalmeccanici della Cgil Maurizio Landini. "Bisogna arrivare allo sciopero
generale - ha chiesto - il problema non è solo la politica del governo
ma anche quella di Confindustria. La prossima settimana c'è il direttivo
della Cgil. Tutto quello che resta da fare è indicare una data".
Landini ha sottolineato che "di fronte a una grandissima manifestazione
come quella di oggi si conferma la volontà delle persone che lavorano
di ottenere un cambiamento. Tuta la Cgil deve porsi il problema di come
dare uno sbocco positivo alla sua iniziativa senza escludere nulla".
Piazza San Giovanni stracolma di manifestanti
Continuano ad arrivare manifestanti in piazza San
Giovanni dove è in corso la manifestazione nazionale della Cgil.
Dal palco si stanno alternando gli interventi. Le parole dei precari, dei
disoccupati. Solidarietà agli occupanti dell'Asinara. San Giovanni
è ormai gremita di manifestanti, alcuni ancora in marcia a piazza
Vittorio e Santa Croce in Gerusalemme. Bloccate al traffico le strade limitrofe
la manifestazione con ripercussioni sul traffico. In piazza è arrivato
anche il leader Cgil Susanna Camusso che intorno alle 13 chiuderà
la manifestazione.
Epifani: grave situazione del Paese, serve cambiamento
C'e' una richiesta di cambiamento, di assunzione di
responsabilita'. Questo governo ha portato il Paese in una situazione di
gravissima difficolta'''. Lo ha detto l'ex leader della Cgil, Guglielmo
Epifani, arrivato per la manifestazione nazionale del sindacato di corso
d'Italia a piazza San Giovanni, dove ha salutato calorosamente il segretario
generale Susanna Camusso, alla quale ha passato il testimone il 3 novembre
scorso. Tornando nella piazza che lo ha visto protagonista solo 40 giorni
fa, in occasione della manifestazione della Fiom, Epifani ha sottolineato
commentando l'evento di oggi: ''e' una manifestazione positiva che guarda
al futuro. Non c'e' rabbia, ma c'e' preoccupazione, richiesta di cambiamento
e determinazione''. Riguardo al governo, ha aggiunto: ''questo e' un Paese
dove nessuno si e' mai assunto delle responsabilita'. E se c'e' stato un
complotto, c'e' stato nei confronti dei diritti dei lavoratori, dei giovani''.
A questo proposito Epifani ha evidenziato che la crisi ha come segno una
forte ipoteca sulle nuove generazioni''. I costi della speculazione, ha
concluso, graveranno ''per decenni'' sulle spalle della societa'.
Studenti si siedono in via Merulana
Gli studenti che stanno manifestando insieme ai lavoratori
a Roma si sono seduti per terra in via Merulana e, una volta alzatisi,
si sono lanciati in una breve corsa. Tra gli striscioni portati dai ragazzi:
''Studiare e' un diritto, tagliare e' un delitto'', ''Il tempo e' scaduto,
il futuro e' nostro'', ''La Gelmini ci sta distruggendo''.
Arcigay in piazza per difendere la dignità delle
persone
Arcigay aderisce "alle ragioni e agli obiettivi e
partecipa alla manifestazione nazionale indetta dalla Cgil, condividendone
l'analisi e la forte difesa della stabilita' del lavoro e della dignita'
delle persone". Cosi' una nota firmata da Paolo Patane', presidente nazionale
Arcigay, Daniela Tommassino, responsabile Lavoro e Progetti, Stefano Pieralli,
consulente Welfare. "Il recupero della centralita' della contrattazione,
il welfare, la riforma degli ammortizzatori sociali, e la difesa della
conoscenza- si legge ancora nel comunicato- sono temi che attraversano
la vita e le istanze di tutti e tutte, e che vedono le persone lesbiche,
gay e transessuali ancor piu' colpite da un sistema che rischia di accrescere
diseguaglianze e indebolire ulteriormente larghissima parte della societa'
italiana". Arcigay "difende e difendera' sempre il diritto delle persone
alla propria identita' ed i valori dell'eguaglianza, del lavoro e della
dignita' che la nostra Costituzione afferma nitidamente". Per questa ragione
"Arcigay considera l'arretratezza italiana, nell'affermazione dei diritti
delle persone e delle coppie lgbt, come il parametro evidente di un'arretratezza
complessiva del sistema Paese che sta disgregandosi in un aggravio di diseguaglianze
e iniquita'. La battaglia per i diritti delle persone lgbt, dei lavoratori,
della dignita' delle persone e del diritto alla conoscenza- conclude la
nota dell'Arcigay- sono l'elemento simbolico e sostanziale piu' forte del
rilancio dell'Unita' nazionale nella ricorrenza dei suoi 150 anni di vita".
Gli striscioni degli studenti
«Il suo presente contro il nostro futuro»
e «Niente bunga bunga contro il nostro futuro», recitano gli
striscioni portati dagli studenti che stanno sfilando in piazza con la
Cgil per protestare contro il governo.
Gelmini: mi stupisce veder sfilare gli studenti con
i pensionati
''Francamente vedere gli studenti e i giovani manifestare
a fianco dei pensionati mi fa uno strano effetto''. Lo ha detto il ministro
dell'Istruzione Matriastella Gelmini commentando la manifestazione della
Cgil a Roma. ''E' un po' come quando - ha spiegato - vedo gli studenti,
i professori e i baroni manifestare dalla stessa parte. E' un paradosso
ma sappiamo che l'universita' e' composta anche da manifestanti. Pero'
vorrei ricordare che sono molti di piu' i ragazzi che intendono studiare,
che regolarmente si recano negli atenei a sostenere gli esami e che vogliono
l'universita' del merito, che spenda bene i soldi dei contribuenti e dove
l'autonomia venga coniugata con la responsabilita' nelle scelte.
Camusso arrivata a San Giovanni, «numeri di una
grande manifestazione»
''I numeri ci dicevano che sarebbe stata una grande
manifestazione: eccola qua''. Cosi' il segretario generale della Cgil,
Susanna Camusso, arrivando in una piazza San Giovanni gremita per la manifestazione
nazionale organizzata dal sindacato. La Cgil ha gia' fatto sapere che,
tuttavia, non dara' alcuna stima ufficiale sulla partecipazione alla manifestazione.
Al momento, gli unici numeri a disposizione sono quelli relativi ai pullman
ed ai treni speciali provenienti da tutta Italia: si tratta rispettivamente
di oltre 2.100 pullman per circa 110-120 mila persone e 13 treni speciali,
che stamattina hanno raggiunto la Capitale.
Anche gli studenti partecipano alla protesta
''Scuola e universita' in mobilitazione''. Questo
lo striscione appeso su un furgoncino e dietro il quale stanno manifestando
alcune migliaia di studenti durante la protesta indetta oggi dalla Cgil
a Roma. ''Noi non vogliamo questa riforma'' gridano in coro i ragazzi sventolando
striscioni contro il governo e il ministro Gelmini: ''Dimissioni'', ''La
scuola va a rotoli e i politici...''. Su un altro camion un cartello dice:
''Azienda leader nel largo consumo cerca la neolaureata. Bella presenza,
disposta a farsi consumare''. Alcuni studenti hanno acceso anche dei fumogeni
di color viola e verde prima di partire da piazza della Repubblica.
Bindi: gran bella piazza, non c'è aria di complotto
"Una gran bella piazza, non mi sembra ci sia aria
di complotto". Così Rosi Bindi, arrivata a piazza San Giovanni insieme
a Pier Luigi Bersani, descrive la manifestazione della Cgil sottolineando
che "qui c'è solo la legittima rivendicazione del rispetto del diritto
fondamentale al lavoro, soprattutto per i giovani, le donne e il Mezzogiorno".
A San Giovanni stretta di mano Bersani-Vendola
Stretta di mano e breve scambio di convenevoli a piazza
San Giovanni, dove e' in corso la manifestazione nazionale della Cgil,
tra il segretario Pd, Pierluigi Bersani e il leader di Sinistra ecologia
liberta', Nichi Vendola. I due esponenti politici, letteralmente circondati
da fotografi e cineoperatori, si sono salutati brevemente e con una certa
cordialita'. "La Cgil - ha poi commentato Vendola - e' un pezzo gigantesco
di popolo italiano, che si e' assunta la responsabilita' di portare in
piazza l'Italia migliore. Mi auguro che un'altra volta ci siano insieme
anche la Cisl e la Uil, perche' tutte le sigle sindacali denuncino insieme
l'insopportabilita' della condizione sociale del paese e la violenza del
massacro sociale a cui l'Italia e' sottoposta da parte del governo Berlusconi".
Bersani: non si dovrà votare su Berlusconi sì-Berlusconi
no
Il Pd chiede che a fronte della crisi politica ed
economica si dia vita ad un Governo nuovo capace di affrontare le principali
questioni e che, comunque, non si vada "ancora una volta a votare su Berlusconi
si'-Berlusconi no, con una legge elettorale che ci ha gia' portato tanti
guai e ce ne porterebbe di ancora maggiori". Lo dice il segretario del
Pd, Pier Luigi Bersani, a margine della manifestazione nazionale della
Cgil e aggiunge: "Bisogna smettere la politica della rissa mentre il Paese
ha dei problemi. Noi siamo per un Governo che dia stabilita' economica
e finanziaria e faccia un po' di riforme, a cominciare da quella della
legge elettorale. Poi si puo' andare a votare, in tempi anche brevi, ma
guardando avanti. Non possiamo perdere un altro giro. Naturalmente, se
le cose precipitassero verso elezioni che noi non vogliamo, e' chiaro che
non abbiamo paura: a quel punto ce la vedremo...".
Bersani: "Il Pd sarà presente ovunque si possa
esprimere la realtà vera del Paese"
"Il Pd sarà presente ovunque si possa esprimere
la realtà vera del Paese". Così il segretario Pier Luigi
Bersani a piazza San Giovanni per la manifestazione del Cgil. "Sono qui
perchè voglio che il Pd aiuti a fare in modo che la politica riprenda
il contatto con la società per questo sono andato sui tetti a trovare
i ricercatori", ha aggiunto Bersani sottolineando che "il lavoro è
un problema centrale del Paese mentre il governo raffigura sempre cieli
azzurri". Il segretario del Pd ha incontrato sotto il palco della manifestazione
l'ex segretari della Cgil Guglielmo Epifani e Paolo Ferrero della Federazione
della Sinistra.
Bagno di folla per Camusso, saluti con Bersani e Bindi
Bagno di folla per il neo segretario generale della
Cgil, Susanna Camusso, oggi in piazza per la manifestazione nazionale organizzata
dal sindaco di Corso d'Italia. Tra cori ed applausi, Camusso e' stata accolta
con entusiasmo dai manifestanti. Dopo aver preso parte al corteo partito
da piazza della Repubblica, il leader della Cgil ha raggiunto la testa
del corteo che ha preso il via da piazzale dei Partigiani, dove ha incontrato
brevemente e salutato, con una stretta di mano, il segretario del Pd Pier
Luigi Bersani ed il presidente del partito, Rosy Bindi. Dopodiche' ha ripercorso
a ritroso lo stesso corteo per salutare le varie delegazioni regionali
e provinciali provenienti da tutta Italia.
Camusso: Berlusconi la smetta di fare la vittima del
mondo
"Il presidente del Consiglio deve sapere che non si
puo' tenere sotto allarme il Paese. Se ha delle cose concrete le dica.
Se no smetta di far finta di essere la vittima del mondo". Lo dice il segretario
generale della Cgil, Susanna Camusso, riferendosi all'allarme lanciato
dal governo italiano sulla presunta esistenza di un complotto internazionale
per screditare l'immagine dell'italia. Arrivando in piazza della Repubblica
per dare il via alla manifestazione della Cgil, Camusso sottolinea che
"le politiche del governo mi sembrano piu' dettate a lanciare allarmi che
non a fare cose concrete".
In migliaia a Piazza della Repubblica
Mentre la testa di uno dei due cortei della manifestazione
nazionale della Cgil a Roma, quello partito da piazza Esedra, e' gia' quasi
a San Giovanni, ci sono ancora migliaia di manifestanti provenienti da
tutta Italia che si trovano nel punto di partenza, a diversi chilometri
di distanza dal punto di arrivo. La capitale e' attraversata da due lunghi
serpenti di manifestanti che convergeranno su piazza San Giovanni per ascoltare
il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.
Grande afflusso al corteo
Palloncini e migliaia di bandiere rosse per le strade
della capitale. I lavoratori della Cgil giunti a Roma per la manifestazione
indetta dal sindacato sono in migliaia. Nonostante la testa del corteo
sia partita una mezz'ora fa, sono molte le persone radunate ancora da tra
piazza della Repubblica e la Stazione Termini proprio per l'enorme afflusso.
Tra gli striscioni esposti dalle varie delegazioni, da Palermo a Torino,
da Caserta a Parma, ''Diritti per un lavoro ed una vita dignitosa'', ''Piu'
diritti, piu' democrazia''.
Vendola: l'Italia migliore è sui tetti
L'Italia migliore e' in piazza e sui tetti, quella
peggiore - quella del governo - e' barricata nel palazzo, perche' teme
di essere cacciata. Lo dice il leader di Sinistra ecologia liberta', Nichi
Vendola, presente alla manifestazione nazionale della Cgil a Roma: "ci
sono due Italie: quella peggiore e' barricata nel 'Palazzo' e ha paura
della possibilita' di perdere il potere, vive la propria crisi caricandone
le conseguenze sul paese. Poi c'e' un'Italia migliore, quella che patisce
il prezzo di una drammatica condizione di regressione sociale e civile
e che oggi fa sentire la sua meravigliosa, pacifica e democratica ribellione.
L'Italia migliore e' oggi con la Cgil". Vendola sottolinea: "se la situazione
continua a incancrenirsi e Berlusconi al governo continua a cancellare
la realta' drammatica di un'Italia in pieno declino, credo che lo sciopero
generale possa essere il modo migliore per dare la sveglia a questo paese
e alla sua pessima classe dirigente".
Di Pietro: governo a casa, avalla precarietà
''Berlusconi ha avallato la precarieta' che sta distruggendo
il futuro di due milioni di giovani, ricercatori, precari della scuola
e lavoratori. Sono in pericolo l'economia e la democrazia del Paese: per
questo motivo, il governo deve andare a casa il prima possibile''. Lo affermano,
in una nota, il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il
responsabile welfare e lavoro del partito, Maurizio Zipponi. ''Una delegazione
dell'Italia dei Valori e' scesa in piazza questa mattina al fianco del
piu' grande sindacato italiano per esprimere vicinanza ai lavoratori e
ai pensionati colpiti duramente dalla crisi'', aggiungono i due esponenti
dell'Idv. partito che ''invece di seguire le finte mosse di Fini e l'ammuina
di Casini, ha incentrato la propria azione in Parlamento - sottolineano
- sulla dignita' del lavoro e propone che in questa legge di stabilita'
vengano detassate le tredicesime di lavoratori dipendenti e pensionati''.
''La nostra battaglia - concludono Di Pietro e Zipponi - e' coerente con
quella portata avanti nei giorni scorsi da ricercatori e studenti e vuole
dare voce alle migliaia di partite Iva, di artigiani e di piccole e medie
imprese che questo governo non e' stato capace di tutelare dalla crisi''.
Corteo Piazzale partigiani si avvicina a San Giovanni
Lento ma compatto e costante il corteo della Cgil
partito da Piazzale dei Partigiani, ha gia' inondato via Labicana ed e'
ormai prossimo ad arrivare in piazza San Giovanni, dove musica e interventi
stanno intrattenendo i tanti manifestanti che hanno scelto di non sfilare
per le vie di Roma ma di attendere sotto il palco.
Manifestazione non autorizzata studenti a Piazza Venezia
Una parte degli studenti che hanno preso parte al
corteo organizzato dalla Cgil si sta dirigendo in Piazza venezia, dove
è stata convocata una manifestazione non autorizzata.
Partito corteo di Piazzale dei Partigiani
E' partito da alcuni minuti uno dei due cortei della
manifestazione organizzata per oggi dalla Cgil a Roma. Il lunghissimo serpentone
colorato di rosso ha gia' riempito viale Aventino e si dirige verso il
Colosseo. L'appuntamento, insieme ai manifestanti partiti da piazza della
Repubblica, e' in piazza San Giovanni dove e' gia' stato allestito il palco
sul quale il neo segretario generale Susanna Camusso concludera' la manifestazione.
Camusso: Risposte da governo o sciopero generale
In assenza di risposte da parte del Governo, la Cgil
valutera' lo sciopero generale. Questa, in sintesi, la posizione indicata
al segretario generale della Confederazione di Corso Italia, Susanna Camusso,
arrivata in piazza della Repubblica, a Roma, da dove parte uno dei due
cortei previsti per la manifestazione nazionale promossa dal sindacato.
Slogan dell'iniziativa 'il futuro e' dei giovani e del lavoro. Piu' diritti
e piu' democrazia'. ''Dopo questa manifestazione - ha detto Camusso - credo
che il Governo dovra' dare le risposte che gli abbiamo chiesto e soprattutto
dovra' cominciare ad avere politiche di contrasto alla crisi che sinora
non ha avuto''. Alla domanda se andra' allo sciopero generale, il segretario
generale della Cgil ha risposto: ''Lo decideremo sulla base dei risultati
di questa manifestazione''.
Partito corteo Piazza della Repubblica
Dietro lo striscione ''Il futuro e' dei giovani e
del lavoro'' e' partito il corteo dei lavoratori della Cgil che oggi stanno
protestando nella capitale. I manifestanti, partiti da piazza della Repubblica
hanno poi imboccato via Cavour sventolando bandiere rosse e mostrando cartelli
contro il presidente del Consiglio. ''Io non sono grasso, il mio e' un
eccesso di bile. Grazie Silvio'', si legge su un cartello. E' affiancato
da:''Forza Italia, l'ora e' giunta'', con l'immagine dello stivale d'Italia
che tira un calcio a Silvio Berlusconi.
![]() |