NO  AL PACCHETTO SICUREZZA!
venerdì 31 luglio 2009 a Catania, piazza Stesicoro dalle ore 18.30:
controinformazione con animazione, suoni e…
Coordinamento catanese  contro il pacchetto sicurezza

il “pacchetto sicurezza” è una legge che nasce per fermare l’ingresso in Italia di quanti scappano dalla guerra,
dalla povertà, dalla fame, dalle persecuzioni, da un’inaccettabile condizione sociale.

Ma se a queste persone viene negato:
-         il diritto di curarsi nelle strutture sanitarie
-         il diritto di inviare alla propria famiglia i risparmi in maniera legale
-         il diritto di registrare i/le propri/e figli/e all’ufficio anagrafe della città in cui nascono.
-         il diritto di ricongiungersi in Italia con i propri familiari.
-         il diritto di camminare liberamente per la città.
-         il diritto di ottenere il permesso di soggiorno senza ingiuste e sproporzionate “tasse”.
-         il diritto di raggiungere l’Italia per richiedere la protezione umanitaria.
-         il diritto a un lavoro regolare.

secondo voi l’Italia diventa un Paese più sicuro? Oppure chi si trova già nel nostro territorio o ha necessità di lasciare il proprio Paese troverà comunque un modo alternativo per poter sopravvivere qui? Se aumenta la marginalità di queste persone non aumenterà anche il rischio che vengano reclutati in circuiti illegali e/o mafiosi?

Tutto questo potrà mai rendere l’Italia un Paese più civile e sicuro?

Eppure a Catania, città pervasa dall’illegalità e dai perenni abusivismi, dall’intreccio politico-mafioso,
dallo smantellamento dei pubblici servizi assistenziali comunali, devastata nella vivibilità quotidiana,
nella struttura economica e nei beni comuni con oltre un miliardo di euro di deficit, gli amministratori
vogliono convincerci che la nostra sicurezza verrebbe garantita con sei nuove ordinanze – in vigore dal 1° agosto –
che privano la libertà dei/lle migranti e restringono quella dei cittadini e delle cittadine.

Opponiamoci insieme alle nuove leggi razziali e uniamoci
perché Catania possa essere una città aperta all’accoglienza
venerdì 31 luglio dalle ore 18.30 : piazza Stesicoro
controinformazione con animazione, suoni e…

Coordinamento catanese  contro il pacchesitto curezza



SICUREZZA: 26 luglio 2009 SCONTRI GIOVANI DESTRA E SINISTRA A MASSA,
- FERMI  A MASSA CARRARA -


Scontri alla periferia di Massa, la scorsa notte, tra la prima ronda proletaria antifascista, organizzata dai Carc (Comitati di appoggio alla Resistenza per il comunismo) e Asp (Associazione solidarietà proletaria) e simpatizzanti di destra. Il bilancio di una notte di tensione e di una giornata di blocchi ferroviari é di due arresti,
due denunciati, tre persone fermate, tre poliziotti lievemente feriti, due contusi, un esponente di sinistra medicato in ospedale e dimesso.

La ronda proletaria era stata promossa per contrapporsi a quella delle ’SSS’ (Soccorso sociale e sicurezza), fondata dal capogruppo de La Destra in Comune a Massa, Stefano Benedetti, e già operativa da settimane nonostante il parere negativo dell’ amministrazione comunale. Il corteo dei simpatizzanti di estrema sinistra è partito la scorsa notte dalla pineta Ugo Pisa, in zona Partaccia a Marina di Massa, dove si stava svolgendo la Festa di Resistenza. Secondo la polizia, il corteo, non autorizzato, si è diretto, bloccando la circolazione, verso un bar frequentato da simpatizzanti di destra. E’ qui che sono scoppiati i primi disordini, tra i manifestanti che avevano fumogeni e bandiere rosse e gli avventori del bar: aggressioni verbali dei primi a cui hanno risposto gli altri con il saluto romano e intonando l’ inno nazionale e canzoni del Ventennio. Alla presenza anche di qualche famiglia, sono volate sedie e tavolini: tre poliziotti sono rimasti feriti nel tentativo di disperdere i gruppi. Il secondo scontro è avvenuto poco dopo, mentre il corteo della ronda proletaria cercava di tornare alla Festa di Resistenza. Gli agenti della Digos si sono trovati contro un gruppo di giovani in motorino, armati di bastoni, chiamati dagli stessi Carc per fronteggiare, dicono i simpatizzanti di estrema sinistra, quelli di destra che pare stessero andando alla Festa. Altri due poliziotti sono rimasti contusi dallo scontro, oltre a un giovane di sinistra.

Dopo lo scontro sono finiti in questura quattro esponenti di sinistra, tra cui Alessandro Della Malva, segretario regionale dei Carc, e Samuele Bertoneri, giovane membro dell’ Asp di Massa, che sono stati arrestati con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Gli altri due Carc sono stati rilasciati ma denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e istigazione a delinquere. Questa mattina, per protestare contro i fermi, un gruppo di Carc ha manifestato alla Stazione di Massa bloccando i binari e creando disagio alla circolazione dei treni. E lo stesso hanno fatto nel pomeriggio a Napoli altri simpatizzanti dei Carc, in solidarietà con i compagni di Massa. Per tutto il giorno la questura di Massa è stata stata presidiata, mentre i componenti dei Carc e dell’ Asp hanno manifestato con bandiere e fumogeni davanti agli uffici della polizia e davanti alla caserma dei carabinieri di Marina di Massa, dove tre giovani sono stati trattenuti per alcune ore, per aver preteso con irruenza informazioni sul segretario regionale Della Malva. Benedetti ha preso le distanze dall’ episodio. "Ho sospeso il servizio di ronda alla Partaccia, in accordo con il questore - ha detto - appena ho saputo che sarebbe passata di lì la ronda antifascista. L’ ho fatto proprio per evitare problemi. Noi agli scontri non c’eravamo. La nostra ronda lavora in silenzio da più di un mese e non ha mai creato problemi di alcun genere".

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