GIU' LE MANI DALLE NOSTRE COSTE
      ASPARANO LIBERA
                                                                                                                      

Nel tempo in cui ogni edificio e spazio, persino quelli definiti pubblici, sono acquistati da facoltosi privati, per uso che sclude la collettivita' e quindi la natura gratuita del servizio, anche le coste ed il mare di Asparano, uno dei pochissimi tratti di litorale vicino a Siracusa libero da speculazioni e
costruzioni abusive, sono ora soggette ad un sistema dio compravendita che vede come migliore offerente la societa' Alpitour.
Il manifesto dedatto dal Comitato in difesa delle coste ci fa sapere chela pòarte centrale del golfo di Asparano diverra' di fruizione esclusiva del Megavillaggio messo in cantiere dalla Blu Marine, e questo coerentemente con la politica a cui stiamo assistendo sempre piu' frequentemente a Siracusa, con creazione di solarium a pagamento in diversi punti della dell'isola di Ortigia.
Neanche per l'area marginale al centro turistico, ora di uso pubblico, che la societa' si offre di cedere al Comune, sara' previsto l'accesso gratuito secondo una variante votata di recente al comune di Siracusa, che in riferimento alle norme urbanistiche per tutte le aree destinate agli inseduiamenti turistici, ha soppreso l'obbligo della pubblica fruibilita' della costa, obbligo sino ad ora estistente nei piani di lottizzazione.
Per quel che riguarda l'eventuale "progresso economico" della zona turistica,
da moltio assicurato in cambio dell'espropriazione del territorio e della costa, ad opera di una societa' estranea alla città, avanziamo sei dubbi, considerando che i profitti non solo non resteranno a Siracusa, ma rimarranno nelle mani che impiega quasi esclusivamente personale non locale, cosi' come avviene gia' in altri villaggi turistici, dove la manodopera del posto impiagata non supera le pochiossime unita.
Inoltre questi centri turistici sono sempre assolutamente indipendenti dall'economia locale, ed importano le merci necessarie da fornitori del nord.
Cio' renderà vana quelle speranze di guadagno e di utilizzazione delle nostre risorse turistiche che illude molti siracusani.
Appoggiamo la campagnia di denuncia del Comitato in difesa delle coste, per estendere l'informazione a tutti i cittadini, per promuovere
una mobilitazione di massa per gatantire sempre e comunque il diritto alla pubblica e gratuita fruizione della costa.
                                                                      Coordinamento Zona Rossa