L'Aquila, 5.000 fuori dagli alberghi.
L'ordine dalla Protezione Civile per le famiglie terremotate che hanno disatteso altre simili ordinanze emesse dal sindaco.
E rimane un problema: non c'è posto per tutti nelle nuove case "provvisorie" volute dal Governo,
quelle che serviranno per sistemare gli sfollati nell'attesa che L'Aquila venga ricostruita.

 L'AQUILA 6 agosto 2009 GIUSEPPE CAPORALE - Da oggi, per cinquemila aquilani l'albergo è vietato. Dovranno lasciarlo immediatamente. Entro questa sera, tutti i terremotati con la casa agibile (classificata con la lettera A) dovranno uscire dagli hotel. L'ordine è arrivato dalla Protezione Civile che ha deciso di metter fine all'assistenza gratuita per tutte quelle famiglie
che hanno disatteso altre simili ordinanze emesse in precedenza dal sindaco dell'Aquila Massimo Cialente.

Potranno, invece, passare il ferragosto e anche buona parte di settembre ancora in albergo, gli altri 25 mila aquilani con la casa completamente distrutta o con danni rilevanti. Mentre altri 30 mila rimarranno in tenda, almeno fino ai primi di ottobre.
La Protezione civile ha demandato alla Guardia di Finanza i controlli relativi al rispetto di questa ordinanza.
Gli alberghi saranno perlustrati per verificare che l'aut-aut venga rispettato.

Sul fronte della ricostruzione, invece rimane, un problema: non c'è posto per tutti nelle nuove case "provvisorie" volute
dal Governo, quelle che serviranno per sistemare gli sfollati nell'attesa che L'Aquila venga ricostruita. E per questo motivo,
gli alloggi saranno assegnati con un punteggio, in base ad una classifica. Infatti, le richieste abitative da parte delle famiglie sfollate - secondo una stima del Comune dell'Aquila - sono oltre quindicimila, mentre gli appartamenti previsti dal piano pubblico appena quattromila.

Così l'amministrazione locale ha avuto dalla Protezione Civile il compito di scegliere quali saranno
gli inquilini delle diciannove aree in costruzione, e sulla cui realizzazione il presidente del Consiglio,
Silvio Berlusconi, ha assicurato di vigilare per tutta l'estate.

"Un compito ingrato" assicurano dalla giunta municipale "perché si tratta di stendere una classifica dei terremotati".
E quasi undicimila famiglie saranno escluse. Non avranno, invece, diritto all'alloggio gli aquilani che hanno un'abitazione agibile o coloro ai quali la Protezione Civile sta già pagando l'affitto altrove. Niente case anche a chi ha costruito
un manufatto temporaneo (casa di legno). Previsti incentivi anche per gli studenti universitari.

Intanto, procedono a ritmo serrato i lavori nei cantieri degli alloggi provvisori. Alcuni giorni fa, sono state aggiudicate
le commesse per gli arredi per un valore di 14 milioni di euro. La fornitura prevede per singolo appartamento: lavastoviglie, televisore, colonna frigo con congelatore, cuscini e tutti i mobili necessari a rendere perfettamente efficace la dotazione
di ognuno degli oltre quattromila appartamenti.

Oggi a questi cantieri ha fatto visita il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, accompagnato dal ministro Roberto Calderoni
e dal vice-ministro Roberto Castelli. Bossi ha al termine del mini-tour nei siti in costruzione ha sottolineato che
"la ricostruzione procede spedita, che molto si sta facendo per questa città e che gli aquilani devono avere pazienza".