Milioni di persone migranti vivono in Italia e in Europa. Cosa succede se un giorno decidono di fermarsi,
di non andare al lavoro, a scuola, a comprare nei supermercati?
Una giornata di mobilitazioni per dire a tutti che:
--- immigrare non può essere un reato
--- i migranti non sono pericolosi parassiti o solo braccia da sfruttare nel lavoro
--- il permesso di soggiorno legato al lavoro rende precaria
e sempre sotto ricatto la vita dei migranti
--- la discriminazione e la precarietà dei cittadini e lavoratori migranti
rendono precari anche i diritti e la sicurezza dei cittadini e lavoratori italiani
--- la differenziazione etnica dei salari innesca fratricide guerre fra poveri
--- le donne e gli uomini immigrati, i figli dei migranti, nati o cresciuti in questa terra,
sono i nuovi cittadini, sono lavoratori e lavoratrici, sono alunni e studenti.
Sono parte dell’Italia di oggi.
TUTTI/E INSIEME, MIGRANTI E ITALIANI/E VOGLIAMO DIRE
NO ALLE LEGGI RAZZISTE , AI LICENZIAMENTI E AGLI SFRATTI, ALLA PRECARIETÀ’, ALLA PERDITA DEL PERMESSO DI SOGGIORNO, ALLE ESPULSIONI, AI CENTRI DI DETENZIONE (CIE),
PER uguale salario ad uguale lavoro, dare il permesso di soggiorno a chi denuncia chi sfrutta il lavoro in nero,
il rispetto dei tempi di legge per il rinnovo dei permessi di soggiorno
Mai più clandestini, ma cittadini!
LUNEDÌ 1° MARZO